Quello che doveva essere il big match (ma non lo è stato per avere i nostri Sharks tagliato il traguardo della vittoria del campionato di serie C1 con ben cinque turni di anticipo), si è rivelato come una gara divertente nella quale gli anconetani hanno meritato i tre punti ed i nostri non hanno sfigurato,…

Quello che doveva essere il big match (ma non lo è stato per avere i nostri Sharks tagliato il traguardo della vittoria del campionato di serie C1 con ben cinque turni di anticipo), si è rivelato come una gara divertente nella quale gli anconetani hanno meritato i tre punti ed i nostri non hanno sfigurato, pur palesando motivazioni ben al di sotto (ovviamente) di quelle dei loro avversari, in piena lotta per mantenere la seconda piazza.
Questa sconfitta si può definire con due aggettivi: indolore e lo abbiamo ampiamente detto, ma anche evitabile.
Entrando in cronaca diretta, non passa nemmeno un minuto e perdiamo un pallone in modo superficiale permettendo ai nostri avversari un batti e ribatti sotto la nostra porta, risolto in gol da Guido Campofredano.
La reazione è tiepida. Comunque creiamo qualche buona opportunità per pareggiare, come peraltro ne creano i dorici per raddoppiare.
Mindoli coglie la traversa per noi, mentre Ciavattini la coglie per loro. Un palo interno verso la fine del tempo per i biancorossi e qualche bella parata di un ottimo Vittorio Quondamatteo. Morale: intervallo sull’1-0 per l’Ankon.
La ripresa è molto diversa dal primo tempo e qui la nostra reazione, almeno all’inizio, è tangibile e degna di quelle che sono le nostre abituali capacità tanto che al 6′ Mindoli pareggia con una conclusione dalla distanza che inganna De Luca, sorpreso anche dall’astuto “velo” di Bottolini. Il pareggio sembrerebbe aprire nuovi spiragli, ma al 9′ perdiamo un altro pallone in maniera banale lanciando il contropiede dorico: Quondy esce alla disperata su Ciavattini il quale però ha il passaggio comodo al suo fianco per l’accorrente Sabbatini che non può sbagliare e porta i suoi sul 2-1. Al 13′ il capitano Bilò – migliore in campo per i suoi – fa in tempo ad arrivare prima di tre nostri giocatori su un pallone quasi “morto” e lo trasforma in una rasoiata sul primo palo: 3-1. Tutti gol evitabili. Peccato però, poichè fino a quel momento avevamo giocato un bel secondo tempo e comunque le forze per tenere viva la gara le abbiamo perchè al 16′ Bottolini fa il 2-3.
Questo risultato resiste fino al 20′ e con un po’ di pazienza e determinazione in più magari saremmo riusciti a raddrizzarlo.
E’ qui che viene inserito Di Gioacchino lo Spartano come portiere di movimento: si tratta, è evidente, più di un esperimento che di altro. Un qualcosa che andava sperimentato per vedere a che punto eravamo con questo fondamentale e le reti in rapida successione di Guido Campofredano e Bilò con tiri da distanza siderale nell’arco di un paio di minuti sono state la risposta più eloquente.
La gara va sul 5-2 e sembreremmo spacciati, senonchè Bottolini segna al 26′ ed al 29′ due gol dei suoi con un furore che fa pensare al miracolo sul 4-5 e ciò fa mordere ancor più i gomiti per quanto verificatosi in precedenza.
Giusto all’ultimo respiro abbiamo la palla che ci può salvare, ma il portiere De Luca prima ce la neutralizza e poi la scaglia nella nostra porta sguarnita con un lungo rinvio fissando il punteggio sul 6-4 finale.
Finisce dunque che perdiamo per due reti di scarto avendone subìte tre con il portiere di movimento.
Naturalmente il gol del portiere ci sta perchè la gara era agli sgoccioli. Non certo quelli del 4-2 e del 5-2 a quasi dieci minuti dal termine.
E’ un vero peccato, anche se non dobbiamo disconoscere ai nostri avversari una positiva condotta di gara.
Va puntualizzato che quello che stiamo raccontando – a prova di verità – non sminuisce nè scalfisce tutto quanto di buono hanno fatto il Mister ed i ragazzi in questa indimenticabile stagione. Che resta tale, senza discussione e nonostante qualche sfottò a fine gara più coreografico che offensivo.
Una sconfitta evitabile, dicevamo, dovuta alle minori motivazioni che inevitabilmente hanno avuto un enorme peso sulla stessa ed anche a quell’atteggiamento tattico disinvolto (ma più per sperimentare che per crederci) che abbiamo descritto. Fatto questo rilievo, restano 18 punti di vantaggio a tre gare dal termine tra noi e i dorici. Un abisso. Resta poi uno score di 24 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. Con la Coppa, gli annessi ed i connessi. Questo allla fine è quello che conta e non è certo una piccola consolazione, a meno che non sia più importante vincere una gara come questa senza il resto di cui sopra e non ci pare proprio.
Ora però sotto ad onorare le ultime tre gare, possibilmente con altrettante vittorie: sabato in casa col Potenza Picena, quindi, dovremo darci dentro e senza il nostro capitano Fefè che sarà squalificato per somma di ammonizioni…facciamolo sempre al grido di FUTSAAAAL COBA’!!!