Intervistiamo Fabrizio ACCHILLOZZI, altro membro del CDA del Futsal Cobà, che somma le caratteristiche presenti in altri suoi colleghi: non solo dirigente sportivo di lungo corso, ma anche imprenditore di successo. “Caro Fabrizio, due domande in una: come stanno andando le cose finora per il sodalizio a cui appartieni e quali sono quelle da approfondire…

Intervistiamo Fabrizio ACCHILLOZZI, altro membro del CDA del Futsal Cobà, che somma le caratteristiche presenti in altri suoi colleghi: non solo dirigente sportivo di lungo corso, ma anche imprenditore di successo.
“Caro Fabrizio, due domande in una: come stanno andando le cose finora per il sodalizio a cui appartieni e quali sono quelle da approfondire e migliorare?”
“Tutto sta andando per il verso giusto o quasi. Con gli altri dirigenti ci sono armonia e coesione. A livello di prima squadra siamo terzi in graduatoria, preceduti da due autentici squadroni come il Real San Giuseppe ed il Futsal Fuorigrotta. Purtroppo qualche infortuno (vedi Zanella e Borsato) e un paio di passi falsi casalinghi, ci hanno impedito di rendere più sicura tale posizione. Vi è comunque da dire che il girone dell’Italia centro-meridionale con squadre di Marche, Abruzzo, Lazio e Campania che stiamo disputando è molto qualitativo, per cui il bilancio al momento è positivo. Auspico che gli inserimenti di Bordignon, Rubio e Fioretti contribuiscano a farci raggiungere l’obiettivo dei playoffs. Peccato per la perdita di Zanella, ma credo di poter dire che siamo attrezzati per mantenere la terza posizione. Sarebbe però fondamentale – e qui vengo alla seconda parte della tua domanda – avere la quasi certezza di poter attingere molto dal settore giovanile e quindi vorrei impegnarmi personalmente e con il mio sodalizio affinché ci siano realmente i presupposti perché ciò avvenga. Ricordo che in passato il Futsal Cobà ha espresso elementi come Quondamatteo, Zacheo e Mancini (solo per citarne alcuni) e che da dirigente della Civitanovese mi è capitato di far esordire ad alti livelli un diciottenne di nome Nico Sgolastra, ora nostro pilastro. Riuscire nell’intento di cui sopra garantisce lunga vita alla Società, sia perché i validi elementi “fatti in casa” sono fonte di risparmio e sia perché lo sono anche di orgoglio, creando per giunta un indotto di altre persone disposte a seguirci.
Ringrazio il responsabile del settore giovanile Cintio, il tecnico dell’Under 19 Moro e quello dell’Under 17 Berdini i quali stanno facendo cose egregie. Ma non dobbiamo trascurare questo lavoro ed anzi cercare di valorizzarlo.”