I pronostici sembrano sempre facili, ma bisogna fare sempre i conti con il campo. Questo è il responso e l’insegnamento che dovrebbe venire da una gara come quella disputata dai nostri Sharks ad Acquaviva Picena (il remake in campionato del ritorno di Coppa disputato due giorni prima). Si porta a casa la vittoria, si dimostra…

I pronostici sembrano sempre facili, ma bisogna fare sempre i conti con il campo. Questo è il responso e l’insegnamento che dovrebbe venire da una gara come quella disputata dai nostri Sharks ad Acquaviva Picena (il remake in campionato del ritorno di Coppa disputato due giorni prima). Si porta a casa la vittoria, si dimostra nonostante tutto di saper soffrire ed è una qualità fondamentale per potersi imporre in tornei come quello di serie C1 di calcio a 5, il massimo regionale. Fatto sta che, in cinque trasferte disputate, per ben quattro volte siamo usciti vincitori per una rete di scarto e soffrendo: una volta o l’altra bisogna pensare che potrebbe non dirci bene e quindi si devono fare riflessioni tipo quella che regalare il primo tempo agli avversari come stasera è un rischio grosso.
E’ pur vero che ci presentiamo con assenze pesanti: Mindoli, Serantoni, Amadio, Sestili, Ledda, il giovane Mancini fermo poco prima della gara e Gabaldi infortunatosi dopo tre soli minuti. Ma fino al 18′ non siamo affatto superiori ai nostri agguerriti avversari. Giochiamo lenti di testa, poco reattivi e con un tempo di gioco in meno. E’ evidente che le assenze hanno il loro peso, ma anche che pensavamo di essere ugualmente superiori. Così andiamo sotto e subendo per giunta un gol balordo, lasciando arrivare primi i locali per ben tre volte nella stessa azione fino a che non riescono ad infilarci.
A questo punto entra Lignite ed è un vero toccasana per il morale, l’impegno ed il punteggio, tanto che proprio lui capovolge nei successivi due minuti il risultato portandoci sul 2-1.
Non riusciamo comunque ad avere la continuità e la concentrazione necessarie e i nostri avversari parreggiano con una bella azione, favorita anche da una nostra opposizione lenta e poco incisiva. Si va così al riposo sul 2-2.
Nella ripresa iniziamo decisamente meglio (il Mister Rocchi non ha di certo lesinato giusti rimproveri negli spogliatoi) e sciupiamo un paio di occasioni prima che al 10′ lo Spartano Di Gioacchino non trovi lo spiraglio giusto per infilare con un gran tiro dalla media distanza l’estremo locale. Andiamo decisamente meglio ed al 15′ con uno schema collaudato su punizione mettiamo con Di Gioacchino e Lignite in condizione il nostro Vallucci di realizzare il primo gol ufficiale della stagione e del quale già immaginiamo l’importanza.
A questo punto dovremmo provare a dilagare approfittando del logico calo psicofisico dei nostri valorosi avversari. Invece non ci riusciamo e al 26′ il CSI Stella – in regime di portiere di movimento – accorcia le distanze sul 3-4 e si rimette in gara. Non occorre dire cosa siano stati i successivi sette minuti (4 più 3 di recupero) per chi giocava e chi guardava dei nostri. Finisce comunque così e la doppietta di Lignite con gli acui di Di Gioacchino e Vallucci bastano a malapena ma hanno comunque il valore dei tre punti.
Con sempre 4 lunghezze sull’Ankon e 5 sulla Dinamis Falconara veleggiamo in testa attendendo per sabato 5 Ottobre prossimo alla Coba’ Arena l’ASKL di Ascoli, buona squadra che non regalerà nulla come è logico attendersi. Urge recuperare gli infortunati e riflettere su alcuni concetti più mentali che altro. Nulla di grave, ma è bene sapere che in trasferta serve comunque una sterzata di carattere. Prima di doverci davvero rimettere le penne, sportivamente parlando.
Sempre avanti al grido di FUTSAAAAAL COBA’!!!