Il secondo dei tre impegni casalinghi consecutivi dei nostri Sharks si conclude con una brutta sconfitta – la prima peraltro di questo campionato e comunque la più pesante come punteggio di tutta la storia del Futsal Cobà – che ci costringe ad abbandonare quella relativa tranquillità maturata dopo la netta vittoria nello scontro diretto con…

Il secondo dei tre impegni casalinghi consecutivi dei nostri Sharks si conclude con una brutta sconfitta – la prima peraltro di questo campionato e comunque la più pesante come punteggio di tutta la storia del Futsal Cobà – che ci costringe ad abbandonare quella relativa tranquillità maturata dopo la netta vittoria nello scontro diretto con l’Ankon Nova Marmi, nostra principale avversaria ora a 6 punti di distacco. Certo, dopo 14 vittorie consecutive uno può anche perdere. Però non nel modo sciagurato con cui lo si è fatto. Prima di entrare nella cronaca diretta – nonostante tutto scarna poichè la gara non ha avuto praticamente luogo per esserne stato unico padrone dall’inizio alla fine il Futsal ASKL – è opportuno provare a soffermarsi su cosa abbia potuto provocare un simile rovescio. L’approccio alla gara, forse: ma questa tesi non può trovare totale fondamento, visto che non c’è stato mai un momento o un periodo in tutta la gara in cui abbiamo dimostrato almeno parzialmente il nostro valore. Lo scarso carattere? Assolutamente ci sentiamo di escluderlo e per tanti motivi: primo perchè lo abbiamo finora sempre dimostrato anche nelle gare fondamentali e secondo perchè anche quei nostri elementi che fanno della grinta e della determinazione la loro prerogativa principale sono mancati esattamente come i loro compagni.
I presunti “richiami” in vista degli impegni pressanti di inizio 2017 (tra cui final eight di Coppa e girone di ritorno con un turno infrasettimanale)? Sì, ma in parte perchè i nostri avversari hanno il nostro stesso percorso e per quanto magari uno possa avvicinarsi diversamente a tali impegni, non è plausibile vedere una differenza di condizione come quella notata ieri sera. Allora secondo chi scrive bisogna rifarsi – per giustificare quanto NON visto ieri – a motivi assolutamente contingenti: aver abusato della tranquillità della classifica, aver pensato di risolvere la gara non da squadra ma con i propri mezzi senza tener conto di quelli dei propri compagni ed infine essersi buttati scriteriatamente in avanti senza valutare (e invece si vedeva) l’attuale inferiorità rispetto agli avversari quanto a condizione psicofisica. Cioè, se corri meno di loro non puoi impostare la tua gara sul ritmo, ma sulla capacità di soffrire e soprattutto rischiando poco e senza permettere pericolosissimi e dannosi contropiede. Se lo fai, o cambi registro o prendi l’imbarcata: è capitata la seconda ipotesi. Ora, non è che per una sconfitta pur brutta si debba disconoscere quanto di buono fatto da tutti fino adesso: il giudizio su persone e lavoro svolto deve essere globale e parla di 14 vottorie ed una sconfitta, oltre che di un gruppo e di una conduzione tecnica eccellenti. L’importante è soffermarsi con umiltà sul perchè di una brutta prova e adottare gli accorgimenti possibili per evitare “duplicati” (pensiamo soprattutto alle gare di Coppa, ad eliminazione diretta e quindi “non rimediabili”).
La cronaca – come dicevamo – è presto fatta: già al 2′ subiamo un contropiede e lo svantaggio. Al 9′ lo 0-2 di Paolini, il capitano, sempre in smaccato contropiede. Sempre così per tutto il primo tempo: noi ad attaccare e sprecare e l’ASKL a fare i fatti. Di più: mentre nei primi minuti abbiamo costruito i presupposti per rientrare in partita, col passare del tempo siamo “impalliditi” e non abbiamo creato più nemmeno quelli. Il primo tempo finisce 1-5 ed il solo bravo Palmieri di questo periodo riesce a far centro sullo 0-3 e almeno sull’1-3 avremmo potuto essere meno imprudenti. La ripresa si apre con il 2-5 di Gabaldi, ben servito da Bottolini. Ci sembra si possa fare e invece i nostri avversari si accorgono che nelle nostre retrovie ballano fantasmi. Al 6′ un’ indecisione globale che coinvolge stavolta anche il nostro bravo Di Leonardo cagiona il 2-6. Qui quel poco di gara che vi era stato finora, finisce. Giochiamo col portiere di movimento e ne becchiamo due subito da Felicetti e Sestili, fratello del nostro Niccolò. Poi anche il 2-9, dopo il quale il nostro “nuovo” Rudy Bacaloni accorcia al 22′ per il 3-9 finale. Gli ultimi otto minuti non hanno storia. Finisce come sappiamo. Male. Adesso c’è solo da dimenticare in fretta questa gara, restando TUTTI uniti perchè non abbiamo visto 14 vittorie casuali finora. Umiltà, lavoro e capacità di analisi delle gare devono portarci ad un pronto ritorno al successo nella gara di sabato alle 15 presso la Cobà Arena di Fermo contro la terza forza del campionato – la Dinamis Falconara – che precediamo attualmente di 12 punti. Sempre al grido di FUTSAAAL COBA’!!!