Quello che stiamo vivendo è un momento delicato.
Tutti coloro che hanno giocato a calcio sanno cosa significa.
Per un attimo, ho provato a immedesimarmi nei nostri ragazzi per esternare ciò che sentono e le emozioni che li animano.
La mente di un calciatore così pensa:
“…che ne sanno della tensione che la sera prima della partita non ti fa dormire…delle partite che hai giocato da infortunato…di quello che provi quando sei il primo ad abbracciare quello che ha segnato e subito dopo sei sommerso da tutta la squadra…ed ogni botta che senti è un compagno che arriva e saltando si aggiunge al mucchio…che ne sanno delle corse che ti sei fatto per non fare tardi agli allenamenti e alle partite…ed arrivare al palazzetto con la squadra già schierata in circolo che ascolta il mister…che ne sanno di quel gol che hai salvato sulla linea mesi fa, ma lo senti come se lo avessi fatto ora…che ne sanno di quanta forza ti dà la pacca sulla schiena dal tuo compagno di squadra alla fine di un esercizio che ti ha stremato…che ne sanno di come trattieni il fiato quando il mister annuncia la formazione…che ne sanno di quanto dolce è la carezza che, senza guardarti, chi gioca dall’inizio ti dà… mentre sei rimasto seduto con una maglia tra le mani e le lacrime agli occhi….che ne sanno della tensione che si prova quando si è in vantaggio a pochi secondi dalla fine…che ne sanno di come riesci a capirti con i tuoi compagni con uno sguardo di un secondo….che ne sanno di cosa ti passa per la mente quando fai il riscaldamento prima della gara….che ne sanno di quanta sicurezza ti dà la prima entrata in scivolata sul pallone….che ne sanno della fatica che ti prende a metà del secondo tempo…o del dolore dopo un fallo.. che ne sanno dello stomaco che ti si stringe quando segna quello che stai marcando.. che ne sanno delle gomitate che hai preso.. dei calci che hai dato e delle strette di mano sincere all’avversario…che ne sanno delle tue scaramanzie.. delle docce fredde che ti sei fatto.. che ne sanno di quanto ami questo sport.. di quanto sei legato a questa squadra e di quanto bene le vuoi……”.

Concludo il mio messaggio con questa esortazione, cari Sharks: “DOVETE SAPERE CHE POTETE VINCERE.
DOVETE PENSARE CHE POTETE VINCERE. DOVETE SENTIRE CHE POTETE VINCERE.
POTETE ACCETTARE DI FALLIRE.
CHIUNQUE FALLISCE IN QUALCOSA.
MA VOI NON POTETE ACCETTARE DI NON TENTARE”.

Un augurio affettuoso a tutti, ricordandovi inoltre che
“QUOD AVES VOLARE ANXIETATEM DE ET SUPER CAPITIBUS, NE NON SIT, SED NE TU POSSIS NIDUM CONGERIT”
(che gli uccelli dell’ansia e della preoccupazione volino sulle vostre teste non potete impedirlo, ma potete evitare che vi costruiscano un nido).
In bocca al lupo a tutti.
Il Presidente
Pierluigi Staffolani