Finalmente, dopo una lunga rincorsa, seppur con una partita in più disputata, siamo riusciti a raggiungere la vetta della classifica. Qual è il suo stato d’animo? «Essere primi in classifica, anche se solo virtualmente, ci gratifica molto e porta tanto coraggio e convinzione in vista delle ultime due partite. Ovviamente la speranza che ho è…

Finalmente, dopo una lunga rincorsa, seppur con una partita in più disputata, siamo riusciti a raggiungere la vetta della classifica. Qual è il suo stato d’animo? «Essere primi in classifica, anche se solo virtualmente, ci gratifica molto e porta tanto coraggio e convinzione in vista delle ultime due partite. Ovviamente la speranza che ho è di tenere la prima posizione fino alla fine, anche se siamo consci che dobbiamo sperare in un passo falso del Manfredonia».
Quanto è mancato il sostegno dei tifosi in questa stagione così particolare? «Moltissimo! Ti dico subito che con quest’argomento vai a stuzzicare una ferita apertissima. Uno dei nostri obiettivi, oltre a raggiungere la serie A, era proprio quello di avvicinare quanto più possibile la gente della nostra provincia e, perché no, della regione al Futsal Cobà. Invece in questo campionato, a causa delle ben note cause di forza maggiore, abbiamo dovuto giocare a porte chiuse ed è stato davvero avvilente vedere il palazzetto vuoto durante le nostre partite. La speranza è che presto si possa risolvere questa situazione perché, ribadisco, uno dei nostri pallini è di dare visibilità al territorio riempendo il palazzetto di sostenitori come fatto l’anno scorso contro il Napoli, in cui a vederci c’erano 900 persone».
A due giornate dal termine e con le Final Eight ancora da disputare qual è il suo giudizio sulla prima stagione sotto la sua egida? «L’obiettivo è di essere promossi in Serie A rispettando il budget definito ad inizio anno. Per cui adesso come adesso, pur riconoscendo qualche errore, mi do una sufficienza. Quel che è certo è che da quando sono stato eletto abbiamo posto delle basi solide per poter mantenere lo standard elevato –che ci ha sempre contraddistinto – anche nei prossimi anni. A tal proposito sono convinto che, se sfortuna vuole, non riusciremo quest’anno a raggiungere la promozione lo faremo sicuramente nei prossimi anni».
C’è una partita che vorrebbe rigiocare? «Beh, direi che è scontato. Ovviamente la recente partita di Castelfidardo. Abbiamo approcciato nel modo sbagliato una partita che per noi era fondamentale. Voglio però pensare a questo infortunio come a un incidente di percorso nel nostro cammino di crescita».
Fin qui qual è stato il momento più emozionante da presidente del Futsal Cobà? «Il ricordo più bello che ho è il giorno della mia elezione che è stata unanime. Mentre la cosa che mi dà più emozione è essere il presidente di un Cda così giovane e intraprendente, formato da ragazzi svegli e volenterosi. Ci tengo molto a sottolineare questo aspetto che non è retorica ma sacrosanta verità!».
Quali sono i progetti per gli anni a venire? «Come ho già detto l’obiettivo è raggiungere la serie A e restarci. Abbiamo grandi ambizioni ma in questo periodo di grande instabilità e incertezza non è semplice programmare il futuro. Per avere ambizioni c’è bisogno di un Cda intraprendente, che sappia progettare il futuro, ma anche e soprattutto del sostegno degli sponsor. L’auspicio e di poter contare su entrambe le cose anche in futuro, le premesse ci sono tutte».