Questa volta il D.S. Roberto Bagalini si è superato, assicurando al Futsal Cobà le prestazioni del laterale offensivo brasiliano naturalizzato e già nazionale italiano Felipe Manfroi: l’ “uragano” (tale il suo soprannome) della regione di Rio Grande do Sul ha al suo attivo tante belle affermazioni: campione belga e vincitore della Coppa del Belgio di…

Questa volta il D.S. Roberto Bagalini si è superato, assicurando al Futsal Cobà le prestazioni del laterale offensivo brasiliano naturalizzato e già nazionale italiano Felipe Manfroi: l’ “uragano” (tale il suo soprannome) della regione di Rio Grande do Sul ha al suo attivo tante belle affermazioni: campione belga e vincitore della Coppa del Belgio di Futsal, vincitore di due Campionati di serie A2 e di tre di serie B e più volte titolare i serie A con Lazio, Napoli e Italservice Pesaro. L’intervista è d’obbligo
Caro Felipe, da trequartista nel calcio a 11 a stella del Futsal. Come è nata questa bellissima carriera?
Sono cresciuto nella regione di Rio Grande do Sul e da sempre tifoso del gremio di Porto Alegre. Fino all’età di 17 anni effettivamente ho ricoperto quel ruolo di trequartista nel calcio a 11, ma già da allora ero molto attratto dal futsal e appena si è presentata l’opportunità l’ho praticato a tempo pieno. Lo sentivo più congeniale a me e poi sono venuti i risultati di questa mia grande passione.
Cosa ti ha spinto ad accettare la corte del Futsal Cobà?
Ho sempre seguito con interesse questa Società ambiziosa e due stagioni fa l’ho affrontata come avversario con la maglia del Real San Giuseppe. Ho tanti amici – Luiz Borsato in particolare – con caratteristiche umane e tecniche di prim’ordine e quindi ho pensato che rappresentasse la soluzione ideale. Ero ritornato nel campionato belga, ma col il Futsal bloccato serviva non rimanere al palo. Per me sarebbe stato un brutto colpo alla mia passione. Ho parlato poi con Roberto Bagalini e la mia idea si è fatta sempre più netta, fino ad accettare con entusiasmo.
Dicci qualcosa sulla tua esperienza nella Nazionale italiana
Ho esordito nel 2016 e totalizzato 6 presenze e 2 reti. Sono cose che non si dimenticano e segnano in positivo una carriera. Ma una volta messo piede in campo, in realtà non ci pensi a quello che stai vivendo perché non ne hai il tempo….se vuoi giocare ad alti livelli ed essere credibile, la concentrazione viene prima di ogni emozione.
Cosa puoi dare al Futsal Cobà?
La mia passione, la voglia di migliorarmi con il lavoro e soprattutto la concentrazione in campo nel vedere realizzate le cose che facciamo durante la settimana. Come dicevo, ogni particolare è importante
e quasi sempre determinante nell’indirizzare le gare. Dove ho ottenuto vittorie, questo aspetto è stato al centro di tutto. Insieme naturalmente al gruppo, alla voglia di lavorare per un obiettivo comune e stare insieme con rispetto ed amicizia.