Era stato uno dei colpi dell’estate targata Futsal Cobà.
L’arrivo in biancoazzurro del bomber Juanillo aveva acceso gli animi: sicuramente con punteros del suo calibro le difese avversarie avrebbero tremato.
Le premesse di lasciare un segno indelebile nella prima stagione in Serie A2 per la Società sangiorgese c’erano tutte.
Ed invece un segno indelebile, ancora prima che il campionato iniziasse ufficialmente, lo ha purtroppo ricevuto lui: in uno sfortunato scontro di gioco nel corso di una amichevole estiva, la sua tibia ha fatto crack.
Per il classe 1987, dotato di potenza, fisico e grande fiuto per il gol, la diagnosi era stata subito impietosa.
“Ho capito immediatamente che era qualcosa di grave, il dolore era molto intenso. Una volta in ospedale, lontano da casa, senza famiglia e amici, ho avuto una grande tristezza. Onestamente, però, dopo appena pochi minuti, la Società e soprattutto il Direttore Roberto Bagalini mi hanno dimostrato tutto il loro affetto e il loro sostegno, facendo di tutto per rassicurarmi. Sapere che mi avrebbero aspettato per abbracciarmi di nuovo è stata una molla per riprendermi il prima possibile. Sarò sempre grato – ha dichiarato Juanillo – alla grande famiglia Futsal Cobà e a Roberto per tutto quello che hanno fatto per me sin dal primo giorno. Non è facile trovare riconoscenza in questo sport, né una Società come questa. Sapere di avere al mio fianco il loro appoggio e quello di tutti i nostri tifosi ha reso il mio cammino un po’ più facile”.
“Mi considero una persona forte mentalmente e sapevo che ce l’avrei messa tutta per recuperare il più rapidamente possibile. Non vedevo l’ora di superare l’intervento, uscire dall’ospedale e iniziare a lavorare duro. Sin dal primo giorno – ha proseguito l’ex Prato, Gran Canaria, Betis, Antequera7, Santaella 2010 – mi sono impegnato per accelerare i tempi. Alcuni giorni il dolore era davvero insopportabile, ma ho sempre avuto l’aiuto di un team di fisioterapisti (Pasquale e Giorgio) ed istruttori di fitness (Marco e Lorenzo) che in ogni momento mi hanno spinto a non mollare. Sono stati quattro mesi di duro lavoro, piscina, palestra e riabilitazione, ma grazie a tutti ce l’ho fatta!”.
“Sono tornato ad allenarmi con la squadra e a giocare. Ho anche già ritrovato l’emozione di un gol. Ora non mi resta che restituire tutto ciò che la Società ha fatto per me con tanto lavoro e dedizione. Non sono ancora al 100%, ma approfitterò della sosta per riprendere la forma. Ci aspetta la parte finale del campionato – ha concluso Juanillo – sono fiducioso perché ho dei compagni straordinari, penso che ognuno di loro sia incredibile ed abbia dentro di sé la forza, il coraggio e la voglia di fare qualcosa di bello. E’ vero che ci sono stati dei momenti grigi, ma ora è il momento di dimostrare che siamo un gruppo compatto. Personalmente sono felice di aver superato un infortunio così difficile e di poter essere in campo per aiutare i miei compagni a raggiungere insieme i nostri obiettivi!”