Sconfitta dolorosa, quella maturata oggi contro una Gisinti Pistoia che ha confermato appieno quanto la sua classifica attuale non ne rispecchi l’indubbio valore. Un vero peccato, perché una eventuale vittoria odierna sarebbe stata di capitale importanza per tornare ad essere arbitri del nostro destino. E invece Fucecchio (la località dove si è giocato) è stata…

Sconfitta dolorosa, quella maturata oggi contro una Gisinti Pistoia che ha confermato appieno quanto la sua classifica attuale non ne rispecchi l’indubbio valore. Un vero peccato, perché una eventuale vittoria odierna sarebbe stata di capitale importanza per tornare ad essere arbitri del nostro destino. E invece Fucecchio (la località dove si è giocato) è stata una Caporetto. Non si spiega una prestazione come quella di oggi dove veramente nulla ha funzionato. La cosa peggiore a nostro giudizio è rappresentata dal nervosismo con cui si è approcciata la gara: l’ansia da prestazione è stata veramente la cifra negativa principale che ha caratterizzato la nostra squadra. Ogni azione di gioco un intervento falloso, una polemica, una protesta. Eppure l’esperienza non manca, anche perché altrimenti non ci troveremmo a lottare per la serie A. Altri aspetti che non hanno girato a dovere – in diretto collegamento con quello già analizzato – sono la condizione psicofisica e la determinazione intesa come il pensare solo a giocare ed a cogliere l’essenziale, facendo le tante cose di cui siamo sempre stati capaci. Entrando in cronaca diretta, unico fatto positivo (si fa per dire) è aver chiuso il primo tempo sotto “soltanto” per 0-2 (reti di Bebetinho e Berti). La seconda rete è arrivata a poco più di un minuto dalla fine, ma anche prima col risultato in bilico abbiamo più rischiato che creato.
Nella ripresa comunque – visto che lo 0-2 nel futsal è ben lungi dall’essere una condanna senza appello all’intervallo – ci si attendeva la rincorsa all’indispensabile vittoria tipo Castelfidardo ma con esiti migliori. Invece niente. I pistoiesi dimostrano più verve, calma, concentrazione e passano altre cinque volte in contropiede: un bel gol di Keko con una botta in diagonale a mezza altezza, poi Bebetinho e Berti con agio. Sul 5 a 0 nemmeno il ricorso al portiere di movimento porta i risultati sperati, anche perché siamo reattivi vicino allo zero. Lasciamo la strada spianata al rinvio del loro estremo difensore Roman ed è il 6-0, quindi ancora Bebetinho ci castiga. Sul 7-0, quando mancano tre minuti scarsi, realizziamo con il capitano Fefè Bagalini il gol della bandiera e ad un minuto dalla sirena accorciamo ulteriormente sul 2-7 finale grazie ad una volonterosa conclusione di Persec. Mister Antonio Ricci a fine gara: