Lo dicevamo sottovoce, ma le premesse c’erano tutte. Consapevolezza, gruppo, testa sulle spalle, soluzioni e brillantezza. Però c’era il Manfredonia e per di più in trasferta. In tempo di Covid magari è tutta un’altra cosa, ma mai una passeggiata. La squadra di Mister Monsignori aveva un ruolino di marcia da far tremare i polsi.

E’ andata non solo come speravamo, ma anche al di là di ogni previsione. C’è solo da mantenere un profilo basso e continuare così, ora siamo nelle nostre stesse mani e non dobbiamo cambiare questo nuovo orizzonte conquistato con lavoro, sacrificio e bravura. Eravamo anche curiosi di vedere all’opera questo Manfredonia e per quello che si è visto ci è sembrata al di là di tutto una squadra che merita la posizione che occupa. Il solo Conrado Sampaio ha i crismi del fuoriclasse, gli altri sono bravi e però hanno un qualcosa di davvero importante: sono adatti a un progetto di gioco. Cosa che dà ancor più valore alla nostra già bella affermazione.

Il primo tempo scorre sul filo dell’equilibrio. Noi abbiamo più occasioni, ma i locali colpiscono un palo e una traversa. Però – mentre di Fiuza si può dire bene e non è certo una novità – di Lupinelli va detto che è stato almeno tre volte eccezionale. La gara ha alti contenuti tattici, tecnici e spettacolari, pur chiudendosi senza reti all’intervallo.

Nella ripresa, il Futsal Cobà raccoglie i frutti della sua organizzazione: dopo un minuto da uno schema su corner è Bernardez a ricevere da Del Pizzo e spedire alle spalle di Lupinelli il gol del vantaggio. Subito dopo arriva il solito gol fondamentale de “A Maravilha Paranaense” Guga e qui si inizia a svoltare verso l’impresa. Quando poi Borsato – solo contro due avversari e l’estremo locale – segna in contropiede un gol da antologia, la piccola rappresentanza sangiorgese a Manfredonia e tutti i seguaci in streaming esplodono in un tifo delirante. Il 3 a 0 tramortisce i sipontini che fino a quel momento nulla avevano da rimproverarsi. Il fatto è che la squadra di Ricci è una Cassa di Risparmio: gli altri giocano, ma alla fine raccolgono meno del seminato. alla fine arriva. Le reti del sempre positivo Luan Fiuza, portiere dal rinvio omicida, e di Boutabouz che è l’ultimo ad arrendersi tra gli uomini di Monsignori, valgono solo per la contabilità: 4 a 1 ed è finale.

“Sono commosso” commenta il DG Roberto Bagalini “Porto San Giorgio ha compiuto un’impresa contro uno squadrone e per di più dove non vince mai nessuno. Penso che la nostra storia – alla quale stasera abbiamo aggiunto un’altra perla – meriti un’adeguata cassa di risonanza nel nostro Comune di appartenenza. Vorrei fossimo più seguiti, magari questa è la premessa giusta.

Mister Antonio Ricci invece è più per il profilo basso “Abbiamo gare da recuperare e ci siamo anche noi, da quello che vedo, tra i protagonisti.  Però c’è ancora molta strada da fare, il lavoro non manca e intanto chi ci precede i punti li ha già fatti. Sono contento, ma non possiamo permetterci di sbagliare e dobbiamo continuare con questa mentalità, il gruppo e la solita disponibilità”