Nel firmamento del Futsal Cobà brilla una nuova stella. Si tratta di Francesco Calabrese, talento tredicenne in forza alla formazione Under 17 di mister Cristian Berdini. Laterale, bravo tecnicamente e tatticamente molto portato, Calabrese è probabilmente il giocatore più giovane dell’intero girone. Proprio il suo allenatore ha speso per lui parole di grande stima ed…

Nel firmamento del Futsal Cobà brilla una nuova stella.
Si tratta di Francesco Calabrese, talento tredicenne in forza alla formazione Under 17 di mister Cristian Berdini.
Laterale, bravo tecnicamente e tatticamente molto portato, Calabrese è probabilmente il giocatore più giovane dell’intero girone.
Proprio il suo allenatore ha speso per lui parole di grande stima ed incoraggiamento, facendone un ritratto da brividi e portandolo da esempio per tutti.
“Francesco è nato nel 2005. In pratica, frequenta ancora le Medie e gioca in un campionato che vede ragazzi nati dal 2002 in giù. Sarebbe sotto età anche per l’Under 15 eppure riesce a ritagliarsi sempre il suo spazio anche contro ragazzi di 4 anni più grandi di lui. Una differenza che a quest’età si sente eccome. Infatti nelle altre squadre non abbiamo mai incontrato nessun altro ragazzo di quell’età”.
“Sulle prime Francesco mi è sembrato molto timido – ha proseguito mister Berdini – nascosto in un fisico minuto che ovviamente è solo agli inizi del suo pieno sviluppo. Eppure con i mesi ho scoperto che ha sempre il sorriso pronto e che porta in spogliatoio una carica positiva verso i compagni che lo apprezzano tutti senza distinzioni. In allenamento è un esempio di come deve essere un giocatore del settore giovanile: sempre presente anche quando ha dei problemi fisici, sempre concentrato, esce stremato da ogni sessione perché in quell’ora e mezza da tutto e puoi star sicuro che se devi correggergli un errore o un difetto lui recepisce e non sbaglia più. E’ riuscito anche a segnare quest’anno, ma, a parte questo, ha acquisito una pulizia tecnica nel gesto davvero importante e che non potrà far altro che migliorare nei prossimi sei anni di settore giovanile che lo attendono”.
“Per un allenatore – ha concluso il mister – è importante avere un ragazzo così in squadra, perché, oltre all’abnegazione, in ogni situazione si fa trovare sempre sveglio, reattivo, pronto a mettere la gamba anche contro avversari che pesano il doppio di lui. Ha anche una enorme passione per questo sport. Cito un esempio che mi ha molto colpito. Quando quattro dei suoi compagni qualche settimana fa hanno avuto la bravura ed il merito di essere convocati con l’Under 19 per una trasferta, era più contento lui di loro. La domenica mattina si è fatto trovare al ritrovo del pulmino per venire a vedere dal vivo il loro esordio. Gli auguro tutto il bene del mondo e di continuare così, senza deviare dalla strada che si è scelto. Sono sicuro che con questo spirito e con questo carattere diventerà sia un grande uomo che un grande giocatore”.